Sappi , mio carissimo genitore, che se quando tua figlia o tuo figlio vengono a casa da scuola tu gli chiedi “com’è andata oggi?” 🤔 e non ti rispondono, non è colpa loro.
O meglio, nella maggior parte dei casi la colpa non è loro ma è tua.
Questa è la brutale verità, mio caro genitore, se poi non te lo vuoi sentir dire in maniera così diretta mi dispiace, ma tant’è.
Prova a pensare a quante volte hai chiesto loro “com’è andata oggi?”. Io dico che lo hai chiesto tutte le volte che rientravano da scuola, quando li portavi all’asilo nido, alla materna, alle superiori: sempre la stessa domanda. È diventato col tempo un tormentone, tanto che, se ci fai caso, puoi costatare che i tipi di reazione dei figli a questa domanda sono tre.
👉Primo
“Tutto bene, come vuoi che sia andata? Tutto benissimo”. È il primo tipo di risposta, quella con il tono della voce sommesso, un po’ silenzioso. Testa bassa, spalle chiuse, s’incamminano verso la camera. Non vogliono condividere nulla. Sono così i ragazzi pigri, quelli che hanno paura della critica, del giudizio.
👉Secondo
“Come vuoi che sia andata?” è il secondo tipo di risposta. Di solito sono i brontoloni, i lamentosi, che rispondono in questo modo. Sono quelli che si lamentano sempre: si lamentano degli insegnanti, si lamentano degli amici, si lamentano del vicino di banco… Quelli che non è mai colpa loro. Anche loro fuggono in camera, e lanciano lo zaino appena vi entrano.
👉Terzo
“Benissimo” è il terzo tipo di risposta, quella dei figli furbi. Loro sono molto svegli, appena fai la domanda ti rispondono. A loro non interessa nulla, sono svegli, sono smart. Ti guardano negli occhi e fuggono in camera.
Elena, che mi ha chiesto: “Federica, cosa dico, quindi, a mia figlia quando entra in casa dopo una giornata di scuola?”. In pratica vuole sapere quale può essere la domanda giusta per fare in modo che i figli non scappino subito in camera chiudendone la porta.
Le rispondo: “Devi per forza dire qualcosa? Se proprio non ce la fai, allora prova a cambiare domanda”.
Provate con un semplice “ciao, come stai oggi?”, e domandatelo con un tono affettuoso, accogliente.
In conclusione 👇👇👇
La domanda che vi suggerisco può sembrare una domanda ovvia, e forse lo è anche. Ma spesso le cose vanno cercate nel semplice, nell’ovvio. Quindi: “Ciao, come stai oggi?”.
Cosa ne pensi? Non vedo l’ora di leggerlo nei commenti qui sotto. 👇
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