
SIMONA POLI
2 Dicembre 2016
DANIELA COMO
6 Dicembre 20165 cose che ho imparato dai miei clienti.
Di solito si dice “arrivederci” e poi si chiude il computer.
Ci si trova a proprio agio nel parlare con qualcuno via webcam, sembra di essere seduti a parlare nella stessa stanza (Però: nessuno sa che state ancora indossando i pantaloni del pigiama!).
La consulenza on line mi ha fatto conoscere ad un incredibile gruppo di genitori provenienti da tutto il mondo.
Genitori che stanno facendo tante cose giuste, ma si rendono conto che con un po’ di sostegno e di incoraggiamento, possono migliorare in positivo molti aspetti della famiglia.
Genitori stanchi e affaticati dal tentativo di combattere contro le abitudini e i modelli generazionali, desiderosi di imparare nuove strategie e tecniche di genitorialità.
Mi chiamano per un aiuto, ma l’apprendimento procede da entrambi i lati. Imparo e cresco costantemente anche io, sia come genitore, sia come counselor, ascoltando le storie che i genitori condividono con me.
E ora, voglio condividere le loro sagge parole con voi!
5 cose che ho imparato dai miei clienti:
-“Credevo andasse in modo diverso” – Questa è una delle mie citazioni preferite di tutti i tempi, perché mette in luce le nostre imperfezioni e come, anche con buone intenzioni, le cose potrebbero ancora non andare come avevamo programmato. Ho imparato a dirlo con un tono scanzonato piuttosto che vederlo come qualcosa di vergognoso. L’umorismo è la guarigione. Imparare dai propri errori, e andare avanti.
-“A volte va meglio di come avevi sperato” – I genitori spendono un sacco di tempo temendo la fase successiva, preparandosi per quello che verrà, e temendo il peggio. Poi, quando arriva il grande giorno, il bambino riesce a gestire il tutto come un professionista. La pianificazione è buona, ma ricordatevi di cercare di bilanciare il tutto con un po’ di speranza.
-“La regola 80/20” – Quando sei nella foga del momento, è difficile pensare a qualcosa di positivo. Tutto quello che vedete è la sfida – l’argomento, il capriccio, l’ansia. Solo quando fate un passo indietro e guardate il tutto da più lontano vi rendete conto che queste difficoltà si verificano solo il 20% del tempo. Per la maggior parte del tempo, le cose vanno effettivamente bene! Concentratevi sull’ 80%!
-“Ci si sente bene nel parlare” – Non tutte le consulenze sono piene di strategie e soluzioni di problem-solving. A volte, parliamo e basta. I genitori raccontano di quello che sta succedendo nella loro vita, gli incontri che hanno avuto con gli insegnanti o medici, o le cose che hanno scoperto nelle ultime settimane. Abbiamo tutti bisogno di sostegno per andare avanti!
-“Siamo i genitori di cui i nostri bambini hanno bisogno” – È facile mettere in dubbio le nostre capacità, preoccuparsi di fare errori, farsi prendere dal panico quando le cose vanno fuori rotta. Ma è importante ricordare che, anche se non siamo perfetti, siamo i genitori perfetti per i nostri bambini. Succederanno pasticci, commetteremo errori, ma questo non cambia nulla! Questo lavoro è un privilegio, e i tuoi figli ti amano perché sei TU!
Fonte originale: https://imperfectfamilies.com/5-things-ive-learned-from-my-parent-coaching-clients/
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