Io ascolto, tu ascolti, egli ascolta…, voce del verbo ascoltare, tempo presente.

Saper ascoltare efficacemente, di questo si tratta.
L’ascolto non va più di moda, certo, ma saper ascoltare efficacemente, dal punto di vista educativo che cosa vuol dire?
Semplice, vuol dire essere disponibili e interessati.
Ma interessati a chi? A cosa?
No, dai, non mi puoi fare questa domanda! È ovvio: interessati a chi sta parlando, a quello che dice, è questo il punto della questione. Può essere tuo figlio, tua figlia, tuo marito, tua suocera, il tuo collega di lavoro…
Ascoltare bene è un coinvolgimento sia emotivo che cognitivo.
Alla base della comunicazione, alla base di una buona comunicazione, c’è l’ascolto.
L’ascolto è in sé un ingrediente fondamentale.
Ascoltare con attenzione i bisogni, i sogni e le domande dei nostri figli vuole dire conoscerli intimamente.
Ascoltare: occhi, orecchie e cuore.
L’ideogramma cinese di ascoltare è composto di cinque elementi: orecchio, occhio, cuore, io, tu.

Non c’è la bocca, no che non c’è!

Eccoti allora tre regoline molto, ma molto utili, che io applico per ascoltare efficacemente. Con una premessa molto importante, e cioè che anche se non esistono regole fisse, io con queste tre regoline mi trovo molto bene, e ho il vantaggio che di poterle sperimentare facilmente ogni giorno.

➡ Primo

Taci. Mentre stai parlando con tua figlia, o tuo figlio, non anticipare mai quello che ha da dirti (tu lo fai vero?). Abbi pazienza, evita di interromperli quando parlano. Lo so che spesso hai già intuito quello che ti vogliono dire. Ma devi comunque aspettare che trovino da soli le parole, aspettare che finiscano il discorso, e soprattutto non preparare in anticipo la risposta da dare. Quindi, la parola in cui si può riassumere la regolina numero uno è: taci.

➡ Secondo

Distingui. Impara a distinguere la tua esperienza di vita da quella dei tuoi figli. Non sovrapporre i ricordi del tuo passato al loro racconto (“quando io andavo a scuola funzionava così…”, “anch’io ho avuto 15 anni!”). Ai tuoi figli della tua esperienza passata non interessa nulla in quel momento. I tuoi erano tempi diversi, oggi tutto è cambiato. Quindi, la parola in cui si può riassumere la regolina numero due è: distingui.

➡ Terzo

Accogli. Non dare tu la soluzione al loro problema. Non usare le classiche frasi da genitore: “dovevi fare così…”, “sai già cosa devi fare…”, “fai come me…”, “ti dico io che ci sono già passata…”, “ma quante volte te l’ho già detto…”. I tuoi figli molto spesso hanno solo e semplicemente la necessità di essere ascoltati. Mettiti sempre in posizione d’ascolto, sii accogliente e sorridente. Ti posso assicurare che se come genitore ascolti, si evitano davvero tante discussioni in famiglia. Quindi, la parola in cui si può riassumere la regolina numero tre è: accogli.

👇👇👇In conclusione👇👇👇

Per chiudere ecco anche un piccolo compitino: applica queste tre regole e fammi sapere, perché come diceva Sherlock Holmes non si tratta di vedere o di sentire cose diverse, ma si tratta di guardare e di ascoltare in un modo completamente diverso.

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