Genitori e sfide sociali: un’allerta necessaria per proteggere i figli

Le sfide sociali sono diventate una pericolosa tendenza tra gli adolescenti, diffuse attraverso i social media e sempre più estreme.
Immagina di vedere tuo figlio partecipare a una “sfida del ghiaccio e del sale”. Ti spiego come funziona: i ragazzi spargono sale sulla pelle e ci mettono sopra del ghiaccio, innescando una reazione chimica che abbassa drasticamente la temperatura e provoca scottature. A volte si tratta solo di un leggero arrossamento, altre volte le ustioni sono più gravi. Il tutto viene filmato con uno smartphone e pubblicato sui social. Lo scopo? Dimostrare di sopportare più dolore degli altri e ottenere più “like”. E se a questo aggiungiamo alcol o droghe, la percezione del dolore diminuisce e i rischi aumentano, perché non ci si rende conto dei danni che ci si sta causando.
E poi ci sono i “kilfie”: selfie estremi, scattati in situazioni pericolose. Gli adolescenti si mettono in pericolo, sui binari dei treni, sui tetti dei palazzi, per ottenere lo scatto perfetto e postarlo online. A Napoli, un ragazzo di 13 anni ha rischiato di morire dopo aver simulato un’impiccagione per una di queste sfide. Altri giovani, purtroppo, non sono stati altrettanto fortunati.
E chi non ha sentito parlare della “Balena Blu”? Una sfida online in cui adolescenti fragili vengono manipolati psicologicamente fino a spingerli a compiere azioni sempre più pericolose, culminando, in alcuni casi, nel suicidio. È devastante, eppure accade.
Tutto questo mi ha fatto riflettere su cosa stia accadendo ai nostri adolescenti. Dove sono finiti i valori, l’educazione? Chi ha il compito di educarli? Famiglia e scuola, certo. Ma la scuola è lenta, a volte troppo. E i genitori? Molti sono analfabeti digitali. Hanno meno paura della “strada virtuale” rispetto a quella reale, e pensano che i rischi online siano minimi. Quante volte ho sentito frasi come: “Io non ci capisco molto di Internet, basta che mio figlio non ci passi troppo tempo”. Purtroppo, la rete è sempre aperta, 24 ore su 24, e i ragazzi lo sanno bene, persino quelli delle elementari. Si muovono liberamente online, esponendosi a pericoli senza alcun controllo.
Il mio consiglio è questo: impara a conoscere Internet, i social e tutto ciò che li riguarda. Non essere diffidente. I tuoi figli devono percepire che sei preparato e consapevole. Solo così potrai guidarli, proteggerli e, quando necessario, mettere dei paletti.
Caro genitore, ricorda sempre: \”L\’educazione è l\’arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo.\” — Nelson Mandela. Se conosci e capisci il mondo in cui i tuoi figli vivono, sarai in grado di aiutarli a navigarlo con sicurezza e saggezza.
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